sabato 23 agosto 2008

Le Olimpiadi dei diritti umani

Le Olimpiadi si avviano alla conclusione con un paese, la Cina, che sarà certamente al primo posto nel medagliere delle gare.

Ma non è andata altrettanto bene in quella che doveva essere la gara più importante, le Olimpiadi dei diritti umani, dove ancora una volta sembra che la Cina si sia distinta per la continua violazione e repressione delle libertà individuali.

Secondo quanto riferisce Reporters sans frontieres (Rsf), l’organizzazione per la tutela della libertà di stampa, durante i giochi ci sono stati diversi reporter malmenati, aggrediti o arrestati , pellicole sequestrate, autori di scritti o foto indesiderate identificati ed espulsi. Episodi a cui si aggiungono situazioni tristi e paradossali come quello di anziani sfrattati dalle loro case per far posto agli impianti olimpici, invitati a chiedere un permesso per esprimere legalmente il proprio malcontento e in seguito a questo condannate a «un anno di rieducazione attraverso il lavoro». E non si contano i manifestanti Pro-Tibet arrestati o allontanati.

Tra pochi giorni i riflettori sulla Cina si spegneranno e ognuno farà il proprio bilancio. Di certo cè da augurarsi che non si spengano i riflettori su chi si batte per la salvaguardia dei diritti umani in Tibet, Cina e nel resto nel Mondo. Anche dove non ci sono riserve petrolifere da difendere....

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